Tra le periferiche che utilizzi tutti i giorni insieme al tuo PC, le stampanti sono quelle che sfrutti sicuramente di più, per stampare documenti, disegni, immagini e tanto altro, ma per fortuna sono anche le più longeve.
Tuttavia, sono anche macchine che hanno bisogno di particolari attenzioni e di un’attenta manutenzione, soprattutto per quanto riguarda alcuni componenti, come le testine o il carrello. Per questo motivo, quando devi decidere di acquistarne una, è molto importante che tu tenga in considerazione, oltre alla marca, alla tipologia della stampante stessa e alle specifiche tecniche, anche il tipo di garanzia compresa. Questa è, infatti, l’unica arma che può proteggerti da guasti improvvisi o mal funzionamenti della macchina, soprattutto durante i primi periodi di utilizzo.
Essere coperti dalla garanzia ti permetterà, dunque, di accedere a riparazioni gratuite o al cambio del prodotto in caso di problemi di varia natura, senza sborsare un soldo.
Come funziona la garanzia per la stampante
In fatto di garanzia per le stampanti, la legge fa riferimento al cosiddetto codice del consumo, secondo cui il venditore del bene è da ritenere responsabile nel caso in cui vengano riscontrati difetti di conformità alla macchina entro due anni dall’acquisto della stessa.
Questa legge tutela, però, solo le persone fisiche, ovvero tutti quegli acquirenti che comprano una stampante per fini privati e non legati a un’attività commerciale, per cui sullo scontrino d’acquisto non deve essere riportato il numero di Partita Iva.
Dunque, in caso di guasti o mal funzionamenti della tua stampante, potrai rivolgerti direttamente al rivenditore e ottenere un intervento di riparazione gratuito, oppure, nei casi peggiori, la sostituzione della stampante.
L’unica limitazione alla garanzia è che il guasto alla stampante sia avvenuto entro i due anni dall’acquisto e che non sia derivante da un cattivo utilizzo della macchina, da interventi improvvisati da parte tua o dall’uso di prodotti dannosi.
I tipi di garanzia per le stampanti
Quando si parla di stampanti, esistono diversi tipi di garanzia, a cominciare da quella legale, obbligatoria perché prevista dalla legge e valida per 24 mesi (due anni) a partire dal momento dell’acquisto. Si tratta della garanzia più comune, perché è riservata a qualunque tipo di stampante nuova e che un commerciante è sempre obbligato a offrire quando vende un prodotto nuovo.
La seconda garanzia è denominata commerciale ed è quella prevista direttamente dal produttore della stampante stessa e va, quindi, ad aggiungersi alla garanzia legale. Solitamente, la garanzia commerciale non è obbligatoria e non può limitare in alcun modo quella legale, tuttavia, una volta firmata, diventa vincolante sia per l’acquirente che per il produttore.
Riguardo questo tipo di garanzia, ogni azienda è libera di deciderne le caratteristiche, per cui, per esempio, Epson prevede che, in caso di guasto, le stampanti domestiche siano inviate presso un centro di riparazione autorizzato con spese a carico dell’acquirente, mentre per quelle professionali è previsto l’intervento a domicilio. Inoltre, per alcuni modelli, Epson estende la garanzia a 36 mesi (tre anni), purché vengano registrate sul sito ufficiale entro 30 giorni dall’acquisto. Anche Brother, altra importante marca di stampanti, offre la garanzia commerciale estesa a 36 mesi registrando la macchina sul sito ma, al contrario di Epson, l’utente ha tempo 60 giorni per farlo.
La garanzia vale anche per le stampanti con cartucce compatibili?
Un discorso a parte meritano le stampanti dove vengono utilizzate cartucce compatibili, per cui molti gli utenti si chiedono se, usandole, la garanzia della stampante venga invalidata in qualche modo.
Ebbene, la risposta è che nessun produttore può costringerti a usare uno specifico tipo di cartucce o toner, per cui la garanzia legale rimane invariata.
Tuttavia, sono tante le aziende che raccomandano l’uso di ricambi originali, giocando proprio su questo dubbio per vendere i propri prodotti, ma devi sapere che, in realtà, l’unica arma che hanno a disposizione è dimostrare che l’eventuale danno alla stampante derivi proprio dall’utilizzo di cartucce o toner di bassa qualità, come, per esempio, perdita di inchiostro o intasamento delle testine. In questo caso, allora è diritto del produttore negare l’assistenza e la riparazione in garanzia della stampante. In tutti gli altri casi, l’azienda è tenuta a rispettare ciò che dice la legge e ad offrire sia assistenza che l’eventuale intervento.